Viaggio in Cina low cost

25 03 2010

Copio qua il post che ho scritto per il blog culturaorientale.wordpress.com sulla possibilità di fare un bel viaggio in Cina. Ovviamente per averlo fatto io, deve essere obbligatoriamente low cost.
Ecco quindi qui sotto il mio resoconto danaroso sul viaggio in Cina a cui ho partecipato con l’Associazione Il Loto e la Seta:

In questi tempi di ristrettezze economiche, in molti si prefissano che riuscire a fare un viaggio in Cina senza spendere un capitale sia impossibile, ma non è così. Certamente bisogna avere un buono spirito di adattamento, quindi per viaggi di nozze o di prima classe è sempre meglio rivolgersi alle agenzie di viaggio. Ma per chi vuole risparmiare con il fai da te, il modo esiste.

Il primo viaggio dell’Associazione ha toccato le città di Pechino, [Beijing – 北京] Shanghai [Shàng Hǎi – 上海], Xi’an [Xī’ān – 西安], Wuhu [Wúhú – 芜湖] e Nanchino [Nanjing – 南京]

Innanzi tutto, cominciamo con gli hotel: è vero che i cinesi non brillano per pulizia, ma anche evitando le catene di hotel occidentali si trovano hotel locali che per il nostro standard di pulizia vanno più che bene.
Nel settembre 2009 ci siamo affidati al web e siamo riusciti a prenotare tramite il sito www.chinahotels.org (è disponibile anche in italiano) delle camere più che dignitose. Il più particolare è stato sicuramente il Zhong Tang Hotel di Pechino, un edificio che risale alla fine della dinastia Ming che è stata la residenza del primo ministro della Cina feudale all’inizio della dinastia Qing. Come si può vedere dal sito, i prezzi sono intorno ai 60 dollari a camera doppia con colazione inclusa e 44 per la singola, ma si trova anche a meno. Tuttavia, quell’hotel lo consigliamo caldamente per l’atmosfera e la tranquillità che si respira una volta entrati dalla porta.

Per i pranzi e le cene ci sono moltissimi ristoranti a buon prezzo, più o meno la media è attorno ai 5 o 6 euro a testa, ma vi assicuriamo che anche i venditori ambulanti hanno piatti molto sfiziosi..con 2, massimo 3 euro (e un pò di coraggio) si può avere la pancia piena. Da ricordare che bere acqua a tavola è da occidentali, quindi se riuscirete a farvi arrivare al tavolo una bottiglia di naturale sarà sicuramente perchè sarete in una zona turistica..e se ordinerete un bicchiere d’acqua, preparatevi a ricevere un bel bicchierone di acqua bollente, la stessa che usano per il thè [茶, chá].
Volete bere qualcosa di più buono? benissimo, ordinate della birra [啤酒, pí jiǔ] . Che però vi arriverà a temperatura ambiente.
Come vi dicevamo all’inizio del post..per risparmiare bisogna adattarsi! Ma potete stare tranquilli: in giro ci sono molte catene di fast food (e ammettiamolo..dopo 10 giorni vi sembreranno il paradiso :) ).

Per girare in città abbiamo sempre usato i taxi dato che le cifre sono sempre state abbordabili: si parla di 2 o 3 euro, massimo 5 quando il tragitto è lungo. Ovviamente non stiamo parlando del trasporto dall’aeroporto al centro città, che ad esempio a Shanghai è almeno di un’ora e mezza quando non c’è traffico, nel qual caso la cifra aumenta sensibilmente e tocca gli 80 €.
Può sembrare scontato, ma vi consigliamo ti fare scorta di biglietti da visita degli hotel in cui pernottate per mostrarli poi al taxista, e se sapete come si scrive in ideogrammi anche il posto di destinazione, molto meglio: 长城 [cháng chéng, la Grande Muraglia], 天安門廣場 [Tiān’ānmén Guǎngchǎng, Piazza Tiananmen], e cosi via.

Il prezzo del volo è ciò che incide più sul totale del viaggio. Il mito del last minute oramai non esiste più, è molto meglio prenotare con largo anticipo, e intendiamo dai 4 ai 6 mesi prima. Per risparmiare un pò conviene sicuramente perdere un pò di tempo su internet e cercare tra le migliori offerte delle varie compagnie, come AirFrance o Klm. Noi avevamo usato la Finair perchè risultava il miglior prezzo con andata Malpensa – Pechino e ritorno Shanghai – Malpensa, intorno agli 800 €. Probabile che direttamente dal sito della compagnia aerea si possa risparmiare qualche euro.

L’ultima cosa, non dimentichiamo il visto: andando direttamente al consolato cinese a milano viene a costare intorno ai 30.00 €

Per riassumere, il nostro viaggio di una ventina di giorni è costato all’incirca 1300 €. Purtroppo però, a volte (molte volte!!) la sottoscritta è stata affetta da shopping compulsivo e disperato, e quindi per lei il viaggio è costato poco meno di 2000 € ma solo perchè aveva finito lo spazio nello zaino, nella valigia e nel bagaglio a mano. E non dimentichiamo che un compagno di viaggio si è offerto di portarle parte degli acquisti..ma il post su cosa si può comprare in Cina lo rimando a un altro giorno.

La difficoltà più grande di tutto il viaggio sta nel fatto che in Cina molto raramente parlano inglese, e quelle volte che lo parlano si può definire “fantasioso e inventato”. Quindi sapere qualche parola di cinese vi permette di sopravvivere e di farvi fregare meno, soprattutto nei negozi quando vogliono rifilare a prezzi esorbitanti cose che potete portare via a meno della metà).

Per chi vuole condividere questa esperienza low cost ma avere al proprio fianco una guida competente e disponibile, l’Associazione Culturale Il Loto e la Seta organizza almeno una volta all’anno un viaggio guidato in Cina.
Il viaggio viene “capitanato” dalla Dott.ssa Alessandra Sala, già guida turistica per il primo viaggio associativo nel settembre 2009, si è laureata presso la facoltà di Lettere e filosofia nel dipartimento di Storia, Cultura e Civiltà Orientali di Bologna e in seguito specializzata in Lingua e Cultura Cinese presso l’Anhui Normal University.





“Must do” in Cina

11 11 2009

Di guide e Lonely Planet ce ne sono a pacchi, e quindi non c’è bisogno di fare il tema delle mie vacanze in Cina, ma ecco alcune cose che secondo me sono assolutamente da fare:

1. Dormire in un hotel in stile “Lanterne rosse”.
Noi abbiamo scelto l’hotel “Zhong Tang Hotel” di Pechino, che era una residenza di un primo ministro in epoca feudale. Si spende poco per una camera doppia e l’ambiente è molto suggestivo.

Zhong Tang Hotel

Zhong Tang Hotel - Pechino

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Zhong Tang Hotel

Zhong Tang Hotel - Pechino, la nostra "honeymoon room"

2. Passare qualche ora in una Casa da The.
Di solito sono immerse nel verde o a ridosso di qualche fiume, ma nel caso ne vedeste una anche in centro, potete stare certi che una volta entrati non si sentiranno più i rumori caotici della città. Semplicemente, relax.
Ecco la nostra a Nanchino

Casa da the a Nanchino

Casa da the a Nanchino

Casa da the a Nanchino

Casa da the a Nanchino

Casa da the a Nanchino..di giorno

Casa da the a Nanchino..di giorno

Casa da the a Nanchino..e di notte

Casa da the a Nanchino..e di notte

3. Assaggiare, assaggiare, assaggiare.
Ora, io sono una che mangia solo carne di maiale, pollo, tacchino e vitello, e quindi in Cina ho accuratamente evitato anatra, praticamente ogni tipo di pesce, mucca e (per fortuna visto solo nei ristoranti coreani!) il cane, ma consiglio di fermarsi a un baracchino ambulante e mangiare “on the road”. Se proprio non ce la si fa ad affrontare gli spaghetti di…(non l’ho capito di cosa erano), gli spiedini di mele caramellate sì.

Il menù nel ristorante coreano a base di cane :(

Il menù nel ristorante coreano a base di cane 😦

LaEly e la spiedino di mele caramellate

LaEly e la spiedino di mele caramellate

LaEly e la spiedino di mele caramellate

Essendo in Cina LaEly si adegua alle usanze locali e sputacchia i semi delle mele per terra

4. Sedersi in un giardino buddista
A XiAn, quando siamo andati a visitare il Tempio della Grande Oca Selvaggia, la giornata era stupenda e noi ne abbiamo approfittato sedendoci all’ombra di un giardino con alberi secolari e canne di bambù. La quiete e la tranquillità che vengono emanate in questi giardini buddisti sono davvero particolari. Da provare.

Giardino buddista a XiAn

Giardino buddista a XiAn, nel Tempio della Grande Oca Selvaggia

Giardino buddista a XiAn

Giardino buddista a XiAn, nel Tempio della Grande Oca Selvaggia

Giardino buddista a XiAn

Giardino buddista a XiAn, nel Tempio della Grande Oca Selvaggia

Giardino buddista a XiAn

LaEly che sceglie lo sgabello a forma di elefante nel Giardino buddista a XiAn

 

 





Shopping in Cina

28 10 2009

Ovvero: come cercare di limitarsi nelle spese e far passare comunque il bagaglio da 12 kg a 22 kg (e un bagaglio a mano di 17).

“Cosa posso comprare in Cina?”

Pechino – Beijing – 北京
Per chi è interessato, in uno dei quartieri vecchi di Pechino, il Xiaoshibei Hutong (小石碑 胡同) ci si può far fare il proprio sigillo personalizzato. Vengono incisi a mano e si possono fare ottimi affari.
Assolutamente da visitare la via degli antiquari (Liulichang, vicino a piazza Tiananmen). Si trovano mobili, antichità, libri, negozi di the, suppellettili, oggettistica varia. Il posto migliore dove trovare il “tipico cinese”.
Acquistato: brucia-incenso in ottone

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Nanchino – Nanjing – 南京
Niente di particolarmente interessante, solo oggettistica kitsch da turista occidentale.
Acquistato: ombrellino per completare il costume da geisha.

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Shanghai – Shàng Hǎi – 上海
Il quartiere attorno al Yuyuan Garden è solo commerciale e prettamente turistico. Vestiti, gioielli (perle, giada, oro), negozi di the, orologi/borse/penne/abbigliamento che più taroccato non si può.
Una nota per l’abbigliamento (non tarocco): le probabilità di trovare qualcosa per una ragazza alta più di 1.60 è rara. Se poi si porta più della 42, le possibilità si dimezzano ancora. E se si porta più del 38 di piede, conviene rinunciare proprio.
Acquistata: giacca cinese-ma-non-troppo, da poter riutilizzare in Italia senza sembrare vestita da carnevale.

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Sempre a Shanghai, nella via adiacente il quartiere dei Yuyuan Garden, ci sono un paio di vie interessanti, con centri commerciali di soli gioielli (per ogni tipo di tasca, dai 3 ai 30.000 euro), e qualche negozio di antiquari. Per chi come me si era fissato di portarsi a casa un portagioie ma – stupidamente – non l’aveva preso nella via degli antiquari a Pechino, c’è un negozio di solo cofanetti, un vero paradiso.
Acquistato: il cofanetto.

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Wuhu – Wúhú – 芜湖
Uno dei punti principali di Wuhu è sicuramente il Wal-Mart (in Wuhu Zhongshan Road North Branch): è un centro commerciale in stile occidentale, con ristoranti, fast food, supermercato e negozi vari, in cui si possono trovare oggetti inutili quanto perfetti per fare regali (quella tipologia di cazzate che ci si aspetta da un paese così vicino al Giappone).
Acquistati: sarebbe una lista lunga, ma tra le cose principali: animaletti da auto che con la luce solare si mettono a ballare, collanine, pendagli per cellulari, fumetti, e (non meno importanti) le calze di Spongebob.

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Per gli appassionati di calligrafia, consiglio di andare nelle vie vicine al Mercato del Fiore e dell’Oca, dove si possono trovare vari negozietti di callìgrafi in cui comprare pennelli, portapennelli, inchiostri e oggettistica varia.

Xi’an – Xī’ān – 西安
Mercato mussulmano: bancarelle con cibo, oggettistica piuttosto scadente e di dubbio gusto (tipo l’orologio che al posto delle lancette ha le braccia del Presidente Mao), vestiti/borse/e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta super taroccati. Ma ne vale la pena fare un giro. Personalmente l’ho trovato troppo per turisti, sopratutto per il fatto che è stata la prima volta che ho sentito dei negozianti parlare inglese (questa lingua così sconosciuta in Cina!)
Molto interessante invece  il mercato vecchio ai piedi delle mura. Si possono acquistare libri, wall scroll dipinti (e non stampati come quelli che vendono a Shanghai!), e, tipici di Xi’an, i paper cut (fogli di carta ritagliati minuziosamente con paesaggi, animali, ritratti ecc.) veramente bellissimi.
Acquistato: un paper-cut con paesaggio (foto al più presto disponibile)

Ovviamente ho avuto modo di spendere e spandere in tantissime alte cose..ma la cosa più importante è CONTRATTARE!





Travel in China – Tip n.4

7 10 2009

CinaBySupersampler

“Non ti curar di loro, ma guarda e passa
Ovvero: come si attraversa la strada.
Qualsiasi mezzo si abbia a disposizione, chi arriva prima ha indubbiamente la precedenza. E poi bisogna sfruttare ogni spazio possibile, quindi non c’è da stupirsi se le auto circolano nelle ciclabili o superano in terza (sì, in terza) fila, invadendo la corsia opposta.
Ovviamente le stesse regole valgono anche per i pedoni, che attraversano facendo lo slalom tra le macchine.

Certo che ora che sono tornata alla civiltà, aspettare che il semaforo diventi verde mi sembra tempo perso.

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Travel in China – Tip n.2

6 10 2009

Più anticorpi per tutti.
I cinesi sono sporchi, è risaputo, ma uno non si immagina quanto fino a quando non vede. Anzi. Meglio saperlo e non vedere.

Esempio 1
Mangia che è buono
Questo piatto di spaghetti fatti sul momento con la frittata e i pomodori di questo “fast food” erano buonissimi (ma davvero!).

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Sicuramente non sarebbero stati così saporiti se il brodo (si vede la pentola sul fornello sul marciapiede nella prima foto) non avesse avuto una crosta di olio veramente datata nel tempo.

Esempio 1 – bis
“Mangia che è buono – convinciti che lo è!”
Prendi coraggio, scegli un baracchino e vai.

Mangia che è buono!

MAngia che è buono!

[Come si può notare dal momento che sto aggiornando il blog, sono ancora viva.]

Ah volendo si potevano anche provare gli spiedini di uova di quaglia:

Mangia che è buono!

Esempio 2
Shrek dice “meglio fuori che dentro“, e i cinesi lo seguono alla lettera: per strada c’è da fare lo slalom tra la gente che si raschia ben bene la gola e scaracchia. Uomini, donne, non fa differenza.
Nel caso doveste prendere l’autobus per qualche ora – tipo il nostro da WuHu a Shanghai- all’inizio del viaggio vengono distribuiti del sacchetti dell’immondizia neri, per potersi liberare dei mostri che si formano nelle gole catarrose.
Io mi sono parzialmente adeguata quando mangiando le mele caramellate sputacciavo i semi per terra.

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Esempio 3

Quando scappa scappa.
Credo non ci sia bisogno di tante spiegazioni.

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Travel in China – Tip n.1

6 10 2009

Scordati di avere una vita virtuale.
Facebook è censurato, cercando di accedere a WordPress si viene reindirizzati a una pagina indecifrabile, gli rss di Google News non funzionano, alcune parti in Flash e alcune immagini non vengono visualizzate – e non mi è chiaro con che criteri.
Almeno si può rimanere in comunicazione con il mondo tramite Yahoo, Gmail, Messenger e Skype.

Ah cosa importante: è vietato anche soffermarsi davanti a un hotel a saltare la corda..

Divieto di salto

Divieto di salto





Tre oche volgari

11 09 2009

Nella lingua cinese esistono 2 metodi di scrittura: con le lettere normali (metodo definito pinyin) e con gli ideogrammi: ogni ideogramma rappresenta un solo ed unico concetto; al contrario, scrivendo in pinyin, la stessa parola può avere più significati.
Esistono anche quattro tipi di pronuncia: a seconda di che inflessione viene dato l’accento, la parola prende un significato diverso.
Meglio chiarire con un esempio, la parola “ma”.
1. 妈, mā : si pronuncia con la a alta, come se qualcuno vi avesse appena dato un pestone su un piede, e significa mamma;
2. 麻, má: la a parte bassa e arriva alta, vuol dire sesamo;
3. 马, mǎ: la a parte alta, scende e ritorna alta, significa cavallo;
4. 骂, mà: la a viene pronunciata come da noi, quando c’è una parola accentata: bontà, verità, serietà..e ora la parte divertente:  significa insultare, maledire e anche..cazzo.
Per rendere meglio l’idea del casino che può essere il cinese, completo l’esempio.
Buono, bello, amabile si dice 好, hǎo, e quindi c’è la sua bella differenza a pronunciare 好 妈 (hǎo mā) da 好 骂 (hǎo mà)..è proprio questione di niente che si fa una bella figura di 屎 (shǐ).
Questo per dimostrare che è meglio non andare nei ristoranti cinesi a farsi tradurre il proprio nome. I nostri nomi non esistono in oriente e quindi la traduzione viene fatta dalla somiglianza del suono e dall’innata simpatia dell’invidivuo che si ha davanti.
Oggi per immedesimarmi nel clima cinese che dovrò affrontare tra pochi (pochissimi!!) giorni, mi volevo fare il nome in mandarino, ma ho cambiato idea molto velocemente.
Elisa potrebbe avere tantissime versioni, tra le migliori:
1. 鹅 (é)  俚 (lǐ) 仨 (sā) oca volgare tre
2. 恶 (è) 李 (lǐ) 卅 (sà) malvagio prugna trenta
3. 鳄 (è) 痢 (lì) 洒 (sǎ)  coccodrillo dissenteria spargere
Quindi all’occorrenza il mio nome può diventare “trenta prugne malvage” o “spargere dissenteria di coccodrillo” (in cinese non esistono maschile o femminile, singolare o plurale..lo si capisce dal contesto). Ovviamente gli elementi sono anche intercambiabili, quindi anche un bel “tre prugne dissenteria” non è male..ma non è il caso.
Mi sa che per due settimane mi presenterò solo con il cognome..tre meloni tu monaca.





Lanterne cinesi

10 09 2009
Visto l’imminente viaggio (- 3 giorni!!!!) prendo in prestito questa foto da Flickr per metterla come sfondo temporaneo dell’header, con la promessa di restituirla non appena ne avrò scattata una decente io..

Non vedo l’ora di partire, ho già tutto pronto per essere inzainato.





九 天: LaEly 赴 中国

4 09 2009

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Le 3.22 di notte in Italia, le 9.22 di mattina a Shanghai.
Credo che il mio orologio interiore si voglia portare avanti e farmi già abituare al fuso orario perchè sono due notti che non riesco ad addormentarmi prima delle 4.
Magari stanotte proverò a contare le pecore. In cinese, così mi porto davvero avanti.

一羊 (una pecora)
二羊 (due pecore)
三羊 (tre pecore)
四羊 (quattro)
五羊
六羊
七羊
八羊
九羊
十羊

Per quanto riguarda il titolo: 九 天: LaEly 赴  中国 [jiǔ tiān: LaEly fù zhōng huá]  [9 giorni: LaEly va in Cina]





Fa meno 23

20 08 2009

Che figo, il conto alla rovescia per la Cina è partito, e fa -23.
Stavolta non sono io a organizzare questo viaggio / gita di classe, da bravi scolari lasciamo fare tutto alla Ale – Lǎo Shī (老师, maestra) e a Giorgio, un compagno di corso.
Come dal programma che mi è arrivato ieri, le tappe saranno

  • 14 Settembre partenza per Helsinki alle ore 11,30 da Milano Malpensa, arrivo ad Helsinki alle 15,30 partenza per Beijing alle  20,10
  • 15 Settembre: arrivo previsto a Beijing h. 8,55.Sistemazione in Hotel. Pomeriggio Piazza Tien An Men + Tempio del Cielo
  • 16 Settembre: Grande muraglia al mattino, Giardini Imperiali pomeriggio. Serata al Teatro dell’Opera.
  • 17 Settembre: Città Proibita Full Day
  • 18 Settembre: Partenza per Xi’an h. 10,30. Arrivo a Xi’an h. 12,25. Sistemazione in Hotel.Pomeriggio Città vecchia, Mura, e Mercato Vecchio.
  • 19 Settembre: Visita al Mausoleo di Qin Shi Huang Di + Guerrieri di Terracotta.
  • 20 Settembre: Mattino Relax al Mercato Mussulmano. Pomeriggio Visita Torri della Città
  • 21 Settembre: Terme di Yung Gui Fei e Relax.
  • 22 Settembre: Partenza in aereo per Nanjing 8,45 arrivo previsto 10,40.  Sistemazione in Hotel. Pomeriggio visita mausoleo ultimo Imperatore.
  • 23 Settembre: Visita quartiere Città Vecchia. Pomeriggio partenza in Pulmino per Wuhu.
  • 24/25/26 Daxue Wuhu.
  • 27 Settembre partenza in Pulmino per Shanghai al mattino (approx. 5/6 ore di viaggio). Arrivo a Shanghai. Sistemazione Hotel, pomeriggio e Sera visita Nanjing Roadcittà moderna.
  • 28 / 29 Settembre continua visita città Yu Yuan Garden e Museo Nazionale.
  • 30 Settembre Imbarco per Helsinki h. 9,40 arrivo Helsinki  14,50, partenza per Milano Mpx h. 16,05 arrivo a Milano h. 18,05.

Manca solo la conferma di qualche hotel e poi ci siamo.
Nel frattempo in questi ultimi mesi ho scoperto che mi piacciono i ravioli al vapore,  i funghi con il bambù e gli spaghetti con le verdure saltate..ho anche imparato quasi decentemente a gestire le bacchette.
Che figo, il conto alla rovescia per la Cina è partito, e fa -23.





LaEly 赴 中国

31 03 2009

Più o meno il dialogo di quando dico a qualcuno che mi son avventurata a studiare cinese è questo:

“Beh e che corso hai stasera?”
“Cinese!”
“Ci-ne-seee?”  facciad
“Eh sì!”
“Ma perchè stai studiando ci-ne-se?”
“Ma a dire la verità quando c’è stata la presentazione del corso sono andata là per caso perchè quella sera non avevo niente da fare; ho pensato che magari potevo trovare qualche aggancio per poter andare in Cina, poi però mi son lasciata convincere e ho continuato il corso.”
“Bemma e perchè non l’hai fatto di giapponese?”
“Eh, perchè non c’era”
“Dai ma che bello! Dimmi come si dice ‘oggi è una bella giornata il sole splende mia nonna è andata al mercato ha comprato tre involtini primavera, 1 kg di spaghetti di soia e 25 ravioli al vapore perchè era mezzogiorno e avevano già finito l’anatra alla Hong Kong ‘!”
“Ehm, no. Ti posso dire ‘ciao come ti chiami ‘ o cose del genere. Se vuoi ti posso insultare dicendoti di morire: .”
“Certo che è difficile ne?”
“Eh decisamente, perchè per ogni vocabolo devo imparare come si scrive con il disegno, come si scrive con l’alfabeto normale e come si pronuncia. Ci vuole del tempo..cioè devo proprio mettermi lì e studiare”.

Ma finalmente tutto questo mio iper mega ultra sbattimento sta dando dei frutti: ieri io e altri 7 compagni di corso abbiamo prenotato il volo Milano – Pechino del 14 settembre e Shanghai – Milano del 30 settembre. Fantastico.
Finalmente, non vedo l’ora.
Insomma, a quanto pare LaEly 赴 中国 (LaEly fù zhòng guó, LaEly va in Cina).