Convinci la mamma

20 04 2009

Dato che i miei genitori più di una volta han storto il naso quando dicevo che l’indomani sarei partita per qualche meta, soprattutto per il fatto che il più delle volte vado in solitaria, mi ero promessa di portare la genitrice (in quanto la parte maschile non è per niente propensa al viaggio) via con me un fine settimana.
Dopo le famose giornate di neve di inizio anno che han paralizzato Londra bloccando così anche la nostra partenza, abbiamo optato per un simpatico venerdì 17.
Niente neve, quindi si parte.
La missione era quella di convincere la mamma che mettendo un piede fuori dall’Italia non sono tutti loschi figuri pronti a farsi esplodere in ogni mezzo di trasporto pubblico, che i letti degli ostelli non pullulano di stafilococchi e microbi più di quanti ce ne siano in un hotel a 3 stelle, e che i mercatini delle pulci non sono ritrovi per punkabbestia.

Quindi la missione “convinci la mamma” si è svolta in 5 mosse principali:

1 – portare la mamma in metropolitana.
“Ma al’ostello ci andiamo a piedi? Ma al ristorante ci andiamo a piedi? Ma con cosa ci andiamo al mercatino? A piedi?” Forse sarà l’idea di scendere così tanto sotto terra o forse è per gli avvenimenti che sono successi in questi ultimi anni..ma ha dovuto riconoscere che è comodo andare in metro e anche alla sera tardi non ci sono particolari problemi (e nessuna esplosione). Prova superata.

2 – portare la mamma da Starbuck’s.
Una mia giornata all’estero non può iniziare bene senza una colazione da Starbuck’s con muffin e vanilla latte (o varianti caramel macchiato/ginger bread/ chocolate cappuccino ecc).
Il muffin ai mirtilli è piaciuto e il caffè espresso ha soddisfatto il fabbisogno di caffeina mattutino; prova superata.

3 – portare la mamma a cena fuori, perchè all’estero non esistono solo Mc Donald’s.
Esistono anche gli Hard Rock Cafè, e portandola lì, sapevo che le sarebbe piaciuto. Meglio non rischiare, perchè metterla davanti a un fish & chips di una qualche bettola unta non avrebbe portato buone cose.. “se vuoi conquistare il cuore della mamma, devi passare prima dalla gola”. Uhm mi sa che non era proprio così, ma funziona lo stesso. Prova superata (davanti a una mega insalata con dentro un pò di tutto)!

4 – portare la mamma al mercatino.
Per praticitità ho optato per l’ormai turistico Portobello, e il pensiero d’inizio  “andiamo a vedere ma tanto farà tutto schifo” è mutato in “ma va quante cose strane e carine”. Tempo trascorso tra le bancarelle, 3 ore (ma solo perchè avevamo i tempi stretti). Quindi prova superata.

5- portare la mamma a dormire in ostello.
siamo state all’YHA Oxford Street, che a dispetto del nome è in una traversina di Regent Street, ma a 5 minuti a piedi da Oxford Circus;  niente camerata mista (come è mia abitudine) ma una semplice doppia con letto a castello e bagno condiviso;
Risultato: prova superata: l’ostello era pulito e i letti comodi, l’unica pecca è che la camera dava direttamente sulla strada e, tenendo la finestra aperta per il caldo, fino a tardi c’è stata una bella confusione tra gente ubriaca e sirene di polizia e ambulanze.

5 prove superate su 5.
“Convinci la mamma”: missione compiuta.
Non resta che preparare la valigia e partire per la Spagna..





Wild Shopping Day: the return [maybe]

4 03 2009

Eh sì, i miei viaggi mensili mi mancano. Poi la storia del mese scorso che non ho potuto fare il mio Wild Shopping Day in London a causa della neve che ha bloccato le partenze su quasi tutti gli aeroporti londinesi mi ha fatto proprio rimanere male, e quindi ogni giorno ho monitorato il sito della Ryanair alla ricerca del volo a 1 centesimo, purtroppo con esito negativo. Con tanta tristezza in corpo ho anche scoperto che da fine marzo la mia tratta preferita, la Orio al serio – London Stansted delle 6.45, verrà tolta e quindi il mio desiderio di fare una sola giornata di shopping isterico compulsivo nella capitale inglese si scioglie come la neve il giorno dopo che dovevo partire io.
L’altra sera però ho prenotato per aprile, alla fine spendo (anzi spendiamo) 24.00 euro a testa, andata Orio al Serio – London Stansted, ritorno London Luton – Orio.
La partenza è Venerdi 17 alle 17.20: “noi ci crediamo”.
Il ritorno è (in un anonimo) Sabato 18 alle 19:25.
Inutile dire che abbiamo solo il bagaglio a mano e niente l’assicurazione, che, ripeto ogni volta, non vale una cicca. Idem per l’imbarco prioritario, soprattutto se poi si scopre che non c’è il collegamento diretto con l’aereo ma si viene stipati tutti insieme sul bus.
Prenotato anche l’ostello, il YHA London Oxford Street: non ho chiaro se la traduzione delle caratteristiche sia stata fatta da qualche cliente in cambio di alcolici o siano loro a voler fare i simpatici, ma ecco la parte finale:
“Non accettamo gli Euri, solo Sterline inglesi (British Pound Sterlings) come denaro contante, ma ovviamente c’avemo la macchinetta per le carte bancarie e de credito.
Alcune delle stanze da 2 persone c’hanno er letto a castello, ma ce stanno pure quelle co du letti singoli.”.

Qua
la pagina di riferimento su hostelworld.com.
Io ho ancora il trolley nel baule dall’altra volta – oramai è parte integrante del corredo della macchina – ma questa volta partiremo e torneremo vittoriose e la parola d’ordine è sempre la stessa: Primark!





Delayed

4 02 2009

Purtroppo ieri la nostra missione denominata “The Wild Shopping Day in London” è miseramente fallita davanti a un monitor su cui lampeggiava la scritta “DELAYED”.
Il nostro volo Ryan, che sarebbe dovuto partire da Bergamo verso London Stansted, dalle 6.45 è passato prima alle 11.40 e poi alle 15.30.
Per fortuna l’abbiam pagato 2 cent tasse incluse (che poi ho fatto io la splendida dicendo “dai il volo ve lo offro io” spendendo in tutto 10 centesimi..ma per l’amicizia non si bada ai soldi).
Pazienza, non ci facciam di sicuro scoraggiare da questo episodio.
See you soon.





Gufare

2 02 2009

Io gufo
tu gufi
egli Anacleto.

https://i0.wp.com/photograph.ilcannocchiale.it/blogs/bloggerarchimg/photograph/Anacleto.png

GB: NEVE PARALIZZA LONDRA, NIENTE BUS E CHIUSE SCUOLE
La peggiore nevicata in 18 anni ha coperto Londra con una coltre di neve di 10 centimetri che ha paralizzato la citta’. La situazione potrebbe peggiorare perche’ i meteorologi prevedono altri 10 centimetri nelle prossime 24 ore. L’azienda dei trasporti ha bloccato la circolazione degli autobus e molte linee della metropolitana sono state parzialmente chiuse come Circle, Hammersmith e City. Cancelli sbarrati nelle scuole della capitale britannica cosi’ come molti uffici sono destinati a restare deserti. In auto e’ quasi impossibile raggiungere il centro della citta’: la M25 ‘Orbital’, il grande raccordo che circonda Londra e’ bloccata in ampi tratti.. Il London City airport, nel cuore del quartiere dei Dock, e’ chiuso. E’ chiusa anche una delle due piste del piu’ grande Heathrow dove al momento ci sono 6 centimetri di neve. Ben 13 centimetri sono registrati invece a nord allo scalo di Stansted, ancora aperto anche se le autorita’ avvertono che si potranno verificare ritardi e cancellazioni. La stessa situazione si registra A Gatwick, che al momento, e’ ancora aperto.
da Repubblica


London Stansted Airport closed due to heavy snow
– 02/02/2009
Ryanair confirms that no aircraft has landed or departed from Stansted Airport this morning due to weather conditions. Many Ryanair Stansted flights were forced to divert to other airports last night due to the closure of the Stansted runway.
Ryanair will recommence operations from Stansted when these aircraft and crew are able to return to Stansted Airport. At this point, BAA are unable to advise when Stansted will be open for normal operations and Ryanair regrets that the flights listed below have been cancelled.

from Ryanair

E tra 5 aeroporti il nostro non poteva essere che Stansted
.





London Markets

28 01 2009

“Oh che fico, oh che bello me ne vado a Portobello”.
E invece no, perchè Portobello è al sabato e io sarò a Londra di martedì, per una breve ma intensissima giornata.
Qualche tempo fa ho detto a una persona che prima o poi l’avrei portata a vedere Londra, e così la settimana prossima manterrò la mia promessa: piccolo particolare, da 2 che dovevamo essere siamo arrivati a 7.
Il programma non l’ho ancora fatto, avendo a disposizione poche ore dovrò fare una colossale selezione sulle tappe più significative; di sicuro (il popolo partecipante è decisamente shopping addicted) dopo aver fatto un salto in Oxford Street, andremo in uno dei mercatini.

London Markets

London Markets

1 [Bermonsdey Market] – Bermonsdey Square,logoTubeLondon London Bridge
Tutti i venerdì a partire dall’alba.
Oggetti d’argento e gioielleria.

2 [Brick Lane]logoTubeLondon Liverpool Street
Domenica mattina.
Di tutto e di più.

3 [Portobello] – Portobello Road, logoTubeLondon Notting Hill
Il sabato dalle 8 alle 17.00.
Antichità, gioielli, libri, abbigliamento vintage, frutta, verdura e oggettistica.

4 [Gray’s Antiques Market] – 58 Davies Street, logoTubeLondonBond Street
Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18.
Oggettistica orientale, libri antichi, abbigliamento vintage.

5 [Bayswater] – Bayswater Road, logoTubeLondon Lancaster Lane
Domenica dalle 10 alle 18
Antichità, in particolare quadri, libri e stampe.

6 [Camden Passage] – Islington Upper Street, logoTubeLondon Angel
Mercoledi dalle 7 alle 14, giovedi dalle 7 alle 16 e  sabato dalle 8 alle 16.00.
Antiquariato, libri, gioielli, vestiti ed altro.

7 [Brixton Market] – Brixton Road, logoTubeLondon Brixton
Da lunedì a sabato.
Cibo, parrucche e abbigliamento afrocaraibico.

8 [Smithfield Market] – 301 Farrington Road, logoTubeLondon Barbican
Alimentari, in particolare carne.

9 [Borough Market]logoTubeLondon London Bridge
Gioved¡, venerd¡ e sabato.
Alimentari, soprattutto frutta e verdura.

10 [Shepherds Bush Market]logoTubeLondon Shepherd Bush
Tutti i giorni tranne il luned¡, dalle 8.30 alle 18.00
Non è in una delle zone più belle di Londra. Bancarelle africane, asiatiche e caraibiche, che vendono praticamente di tutto.

11 [Camden Lock]logoTubeLondon Camden Town
Sabato e domenica tutto il giorno.
Abbigliamento e oggettistica vintage e punk.

12 [Petticoan Lane] – Middlesex Street, logoTubeLondon Liverpool Street
Da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 14.30 e la domenica dalle 9.00 alle 14.00.
Abbigliamento etnico e in pelle.





Tips for hand luggage travellers

2 12 2008

Anche se rimangono da visitare Cork (il prossimo we) e Berlino (per Capodanno), sto traendo le somme  dei fine settimana in solitaria in giro per l’Europa.
Per chi si appresta a fare qualche giorno in una delle località che ho visitato quest’anno, lascio qualche breve consiglio.

Madrid (gennaio)
da evitare la zona Chueca se non si hanno tendenze omosessuali, o si rischia di essere coinvolti in trenini che non vanno sui binari.
E’ d’obbligo “ir de tapas” (fare l’aperitivo) con bocadillos de jamon, patatas bravas y aceitunas (pane con prosciutto crudo, patate con una salsa tipica e olive).

Francoforte (febbraio)
Hotel Paris. Vicino alla fermata del terravision, le camere sono pulite ma non c’è l’ascensore, e assicuro che farsi quella rampa di scale è faticoso anche solo con il trolley. 50.00 € una doppia con bagno.
Per cenare è ottimo il ristorante della Paulaner, piatti grandi e costi accessibili. Consigliato lo stinco.

Zanzibar (marzo)
Il tempo è stato ottimo, nonostante qualcuno mi avesse detto “va che a marzo piove”.
Il Bravo Kiwengwa è veramente bello, cucina eccellente, staff validissimo. Adatto a single o coppie senza bambini piccoli. Per le escursioni ci si può affidare senza nessun problema ai ragazzi sulla spiaggia, anzi l’unica volta che siam rimasti bloccati in mezzo al mare perchè la barca non partiva più, è stato con l’Alpitour.
Accettano solo dollari a testa grande.

Bruxelles (aprile)
Ostello 2GO4: vicino alla metro, è uno degli ostelli più belli in cui sia stata, in cui ogni letto è dotato di una propria presa di corrente, di una luce e di un armadietto, a 11.00 € a notte in camera da 14.
Da evitare è il museo della cioccolata, 5.00 € di ingresso spesi malissimo. Da non perdere invece AutoWorld, il museo delle automobili, interessante anche per chi di motori non se ne intende.

Londra (maggio)
Ostello Bowden Court, 12 sterline a notte. E’ a Notting Hill, a pochi minuti a piedi da Portobello Road, da Hyde Park e dalla fermata della metro Hotting Hill Gate. Per lo standard così orrendo della pulizia inglese, è più che discreto.
Molto interessante ma poco pubblicizzato è il War Museum, interattivo, per avere un’idea di come è un sottomarino, una trincea o una casa al tempo della guerra. Ci sono anche molti reperti della prima e seconda guerra mondiale.
Per chi vuole visitare Madame Tussaud’s consiglio di prenotare i biglietti tramite Expedia (qua si va direttamente alla pagina di riferimento) risparmiando tutta la fila all’ingresso che può durare anche un’ora, per una cena abbondante a suon di musica invece c’è l’Hard Rock Cafè, che non ha bisogno di presentazioni.
Internet gratis lo si può trovare all’Apple Store di Oxford Street e per le signorine che soffrono di shopping compulsivo, poco più in là di Marble Arch (sempre in Oxford Street) c’è Primark, tempio dell’abbigliamento femminile a poco prezzo.
Attenzione al checkin: gli inglesi son veramente fiscali sul bagaglio a mano che deve essere uno, quindi marsupi, borse, borsette e sportine devono stare nel trolley, pena l’imbarco dello stesso (se non sbaglio con Ryanair dovrebbe essere sui 30 €).

Brema (giugno)
Ostello Townside Hostel Bremen molto carino, pulito e vicino al centro, 10.00 € a notte in camera da 5.
La città si visita benissimo in un fine settimana, per la visita alla fabbrica della Beck’s è consigliato prenotare (io non l’ho fatto e son rimasta a bocca asciutta..a fine tour c’era l’assaggio). In ogni caso sono da provare la Beck’s al limone e la gold: la birra costa meno di una bottiglietta di acqua.

Barcellona (giugno)
Alberg Palau, che a dispetto del nome è un ostello. Sistemazione carina (come in inghilterra, la pulizia è spesso un optional in tutta la Spagna). E’ difficile trovarlo la prima volta, è in una piccola traversa di Carrer d’Avinyò, ma è a 2 minuti a piedi dalla Rambla. 21.00 € a notte in una camera da 5.
Tra le tante cose da non perdere c’è assolutamente Casa Battlò, l’ingresso è un pò caro ma viene fornita l’audioguida. Poco più avanti c’è La Vaca Paca, buon ristorante con buffet a prezzo fisso in cui si può mangiare all’infinito.

Siviglia (giugno)
Da evitare nei mesi estivi, si rischia il collasso per il caldo.
Ostello Olé Backpacker, 15.00 € a notte in una camera da 8. Buona la posizione, vicino sia al centro che alla parte meno turistica.
Per la cena consiglio la trattoria Miami, 300 mt dopo il ponte di Isabel II: per il secreto iberico (un enorme piattone con carne di maiale, patate e insalata) e una bottiglia d’acqua si spendono 12.70. E’ aperto la domenica.

Vienna (giugno – luglio – novembre)
Hotel Kolbeck è un pò fuori dal centro nonostante sia vicino alla metropolitana e alla stazione Südbahnhof. La camera è pulita, con bagno incluso, la colazione abbondante e per una doppia si spendono 86.00 €.
Wombat’s The Lounge: per essere un ostello è decisamente caro (20.00 € a notte), ma la qualità è elevata. Pulito, è adatto anche a famiglie con bambini piccoli. E’ in Mariahilfer Straße, la via dei negozi che porta direttamente in centro. L’ostello si trova di fronte alla fermata della Westbahnhof (metro e stazione dei treni).
Per raggiungere il centro, al posto del Cat (treno) e del Terravision (bus) si può prendere il treno S7 che in 35 minuti raggiunge la stazione di Wien Mitte; da lì si può proseguire con la metro, spendendo parecchi euro in meno che con le altre 2 proposte pubblicizzate.
Per cena si può andare in un piccolo pub fumoso ma molto carino, si chiama Alt Wien ed è in Bakerstrasse, vicino alla piazza principale. Un piattone di gulash, una fetta di strudel alla ricotta e acqua naturale intorno ai 10.00 €.
Per la colazione bisogna fermarsi in un qualsiasi fornaio e provare i krapfen, sono con lo zucchero a velo e ripieni di marmellata.

Praga (agosto – novembre)
Anche se era agosto faceva freschetto, quindi meglio attrezzarsi con una giacca. Attenzione che la metro chiude a mezzanotte e si può rischiare di rimanere in qualche zona dispersa senza un taxi a disposizione.
Hostel OZ Apartmenthotels: solo 10.00 € a notte ma lo sconsiglio vivamente. La reception a una certa ora chiude, quindi dopo aver pregato per un’ora sotto alla pioggia che arrivasse un taxi nella stazione dispersa  scritta sopra, ho anche rischiato di fare la notte davanti al portone.
Le camere sono sporche, il bagno neanche parlarne: si possono prendere delle malattie rare che ancora non sono state scoperte.
Decisamente meglio l’Apple Hostel: stesso prezzo ma in pieno centro, reception sempre aperta e abbastanza pulito.
Per cena si può andare in un ristorante (un nome simile a Zeleno Stromu) all’incrocio tra Betlemske Namesti e la via Husova: il gulash, che viene servito in una pagnotta di pane svuotata della mollica, e 2 birre medie sono circa 300 corone (12.00 €). Anche i piatti di carne son enormi.
Economico anche il Nostalgie Restaurant (più vicino al centro, in bybnà 3/650): una zuppa di patate e una birra piccola per poco meno di 4.00 €.
Per le corone è meglio prelevarle dagli sportelli bancomat, in giro ci sono quelli dell’Unicredit che hanno l’opzione della lingua italiana. Meglio lasciar perdere le varie agenzie di cambio, applicano sempre dei tassi loschissimi e percentuali da very bifidus.

Saragozza (settembre)
Purtroppo ci sono pochi ostelli, quindi la scelta è limitata: al Zaragoza Hostel per un letto in camerata da 10 vogliono 25.00 euro; almeno è vicino alla piazza centrale e alla zona dove c’è stato l’Expo.

Fuerteventura (settembre)
Sono stata una settimana al . Il complesso è vicino a Morro Jable, pulito, dotato di ogni comfort ma adatto a famiglie che cercano tranquillità o coppie che si vogliono rilassare. Purtroppo essendo frequentato in maggioranza da tedeschi, la cucina non è proprio il massimo, e ogni giorno vengono riproposti i soliti piatti.
Il mare è spettacolare, sembra di essere ai caraibi e anche a settembre si può fare tranquillamente il bagno.

Liverpool (ottobre)
YHA Liverpool: pulito, con colazione e cena incluse (se cambiassero il cuoco sarebbe decisamente meglio) è vicino all’Albert Dock, dove c’è il museo dei Beatles, poco distante dal centro. Costa in media sulle 20.00 sterline a notte in camerata da 5. Come a Saragozza, non ci sono molti ostelli quindi la scelta è molto limitata.
Vicino c’è la via con tutti i negozi e i centri commerciali, e, essendo meno cara di Londra, si fanno veramente degli acquisti carini.





Vintage & Musical W-End @ Liverpool

13 10 2008

Son tornata ieri sera da Liverpool, ci ho passato il fine settimana. Non c’è tantissimo da vedere, ma il numero dei centri commerciali compensa abbondantemente questa carenza, e, come è risaputo, la cosa non mi lascia indifferente: al ritorno oltre a essere stata l’ultima a salire, avevo il trolley che non entrava nel portabagagli dell’aereo, e penso che le hostess mi abbiano odiato. Anche perchè era consentito UN solo bagaglio a mano e io avevo sto trolley con le cerniere che non si chiudevano più, una sportina e la borsa.
Come ho fatto a passare (1) il controllo numero bagagli, (2) controllo se si è in possesso del biglietto d’imbarco, (3) controllo passaporti e (4) metal detector? ero bardata con maglie e maglioni sia addosso che legati in vita (e in aeroporto c’era un microclima equatoriale) con la borsa tenuta sotto al braccio coperta dal giubbino, ma ammetto che mi sia andata da culo.
Daltronde come potevo farmi scappare il gioco dei conigli 2 nuovo a 20 sterline o degli stivali fighissimi a 15 (e un maglione, e il golfino e gli orecchini + altre cose necessarie per la mia sopravvivenza), e poi là c’eran già gli addobbi natalizi, e qualche regalo c’è scappato..
Comunque non si può andare a Liverpool senza farsi prendere dal mondo Beatles, e infatti sono andata al museo. Entrare costa 12 sterline, ma se siete bravi vi potete intrufolare dietro ai cartelloni mentre la cassiera fa il biglietto agli altri. Peccato non avere l’audioguida. Poi non preoccupatevi all’uscita se non avete niente da riconsegnare: la ragazza non vi chiede “perchè tu no?” ma vi saluta e vi ringrazia per la visita..ma che rimanga tra di noi, o vi dovrò uccidere tutti.
Altra fissazione che hanno i Liverpooliani sono i negozi vintage: ci ho messo più di un’ora per trovare la Vintage Fair (Google Maps by foot beta version mi ha toppato tutte le mappe): praticamente ci stavo girando intorno e nessuno ne aveva mai sentito parlare, ma il vero mistero era riuscire a chiedere indicazioni: il loro inglese è tutto un “uo uo gna gna gna”, tra la lingua di Vercingetorige e quella di Bilbo Baggings.
Comunque se vi passa per la testa di emularmi, non fatelo: per tutta la città c’è pieno di negozietti molto più carini e più forniti di quella pseudo-fiera di raus impolverati e buttati a caso negli scatoloni.
Come a Londra, i Liverpoolesi han gli orari improbabili, e infatti la cena in ostello era dalle 17.30 alle 20.30; così dopo aver consumato un horrible pasto (dalla foto mi è stato detto che non sembra male, ma a un certo punto mi veniva da vomitare)

stasera il menu propone Patatine fiappe, riso con salsa vegetable adatta a palati indiani/cinesi e piadina a forma di sella

Stasera il menu propone: Patatine fiappe, riso basmati cotto qualche tempo fa + salsa vegetable con abbondante paprika + piadina a forma di sella.

son uscita e son andata al Bumper a vedere della musica dal vivo. Il primo gruppo mi ha fatto pentire di aver speso 4 sterline d’ingresso: 5 pistola che strimpellavano tutti incazzosi..il cantante era il peggiore (peGGiore), un ragazzetto forse ventenne simil alcolizzato che si atteggiava da fratello Gallagher..se a vederli c’ero solo io e 5 dei loro amici (arrivati anche in ritardo) magari un motivo ci sarà stato. Mi sembra si chiamassero LP: forse stava per Liverpool Pistols o Lonely Pricks..
Invece con gli altri gruppi, tra cui i Black Jackals, è andata molto meglio: oltre a uno stile e a una musica più decenti non c’erano le balle di fieno che rotolavano per il pub.
L’ultima nota la lascio per le foto: mai mai maaaaai fatte foto così oscene, non so perchè, forse il rapporto luminescenza-umidità-telemetro-cavalletto non era adeguato, ma può anche essere che fossi troppo presa a strisciare la carta di credito nei vari negozi..beh se proprio volete vederle ok, ma se boskizzi & pecorelle non me le guardano mi fanno un piacere, son davvero imbarazzanti e potrebbero creare danni alla vista.





Un mes, un viaje

8 07 2008

Son passati i primi sei mesi senza che quasi me ne accorgessi, e quindi son oltre la metà del proposito che mi ero imposta quest’anno, che poi era il titolo originale del blog: un mese, un viaggio (in spagnolo, un mes un viaje)

Dal 1° gennaio al 30 giugno 2008 in cifre:

  • son stata in 2 continenti (Europa, Africa)
  • ho girato per 7 stati (Italia, Spagna, Germania, Zanzibar, Belgio, Inghilterra, Austria)
  • ho visitato 11 città (Madrid, Francoforte, Stone Town, Firenze, Milano, Bruxelles, Verona, Londra, Brema, Vienna, Barcellona e Siviglia)
  • ho preso l’aereo 17 volte (l’andata di Madrid è stata il 28.12.07) di cui:
  • 1 volta con Vueling (Madrid)
  • 10 volte con Ryanair (Francoforte, Brux, Londra, Brema e Siviglia)
  • 2 volte con SkyEurope (Vienna)
  • 2 volte con Blue Panorama (Zanzibar)
  • 2 volte con Clickair (Barcellona)
  • ho passato 2 notti in 2 aeroporti (Charleroi e Bremen),
  • 1 notte in aereo (l’andata per Zanzibar)
  • 3 notti in 2 hotel (Francoforte e Vienna)
  • 9 notti in 6 ostelli (Madrid, Brux, Londra, Brema, Barcellona e Siviglia)
  • 7 notti in 1 villaggio (Zanzibar).

Un pò di prezzi:

  • il weekend più economico è stato a Brema, con una spesa totale (volo + pernottamenti + shopping + cibo + benzina + casello + parcheggio + varie) di 75.00 €
  • al contrario, i viaggi più costosi son stati Barcellona, con 375.00 € e Zanzibar con 270.00 (ho dovuto pagarmi solo gli extra dato che il viaggio mi è stato offerto ed ero in all-inclusive)
  • il volo più economico (tasse incluse, senza assicurazione e senza bagaglio da imbarcare, solo quello a mano) è stato Francoforte per 0.02 cent, sfruttando un bug del sito Ryanair
  • quello più costoso è stato Barcellona, con 62.50 €.

A dicembre, tirerò le somme.
Chissà se poi l’anno prossimo sarò capace di stare ferma per tutto un mese intero..uhm.





L’acquisto compulsivo

20 06 2008

Ieri mi han tolto un dente del giudizio, oggi ho il faccione.
Sembra che abbia una pallina da golf in bocca.
O in alternativa il gobbo di notre dame su una guancia.
Mi vergogno tantissimo ad andare in giro così, soprattutto se sto coso durerà fino a domenica, che andiamo al Mart.
E per sentirmi meglio ho ceduto all’acquisto incauto/compulsivo di un biglietto per Liverpool a 24.98 euro per metà ottobre.
Tanto avevo già deciso di andare qua a settembre, quindi questa occasione ci sta giusta giusta.

Che vergogna. 





Remember

14 05 2008

solo per pochi, un remember di un paio di anni fa:





London – Hot spots

12 05 2008

Essendo stato un weekend abbastanza blando dal punto di vista turistico, ne ho approfittato per mettere in pratica i vari fondamenti sulla fotografia che sto leggendo da un pò di tempo (ISO, tempo di apertura, istogrammi, panning), peccato che la batteria della macchina fotografica mi abbia abbandonato quando stavo per scattare a Piccadilly Circus e quindi non abbia potuto documentare le ultime ore a Hype Park e la zona di Victoria Station.
Tutte le foto sono al solito indirizzo di picasaweb (eh che peccato, con flickr ho superato il limite mensile gratuito).
Molte sono ripetute dato che la stessa inquadratura la rifacevo mille volte per provare luminosità – contrasto e bagiggi vari, quindi sono scusata.
A fine mese (Brema) vedrò di impegnarmi di più.
Per quanto riguarda vicende & avventure, niente di particolare, al massimo potrei ringraziare a vita i 2 carabinieri di Castiglione che alle 4.15 della mattina, non so per quale strano motivo (forse per la mia faccia da Gatto con gli stivali)

mi hanno risparmiato la patente e anche un multone galattico, nonostante andassi in paese a una velocità di circa 40 km/h oltre il limite (perchè la CMON si trasforma nella USS Enterprise, ma solo se non superi i 130 sennò si mette a suonare) dicendomi “ma lei non è che ci può passare davanti così forte e con gli abbaglianti, qui siamo in paese, e se qualcuno le attraversa la strada?”
Uhm…A parte che siamo ai 5 continenti e la maggior parte della gente fa schifo..ma sono le 4.15 della mattina, “a ghè gnan n’aola”!
Ma non mi è sembrato carino farglielo notare.
In ogni caso, dopo i vari controlli, avranno certamente capito che sono una brava fiöla, e quindi “niente, può andare, ma vada più piano sennò a orio al serio non ci arriva”.

Nella city è stata notevole l’idea che ho avuto di passare qualche ora a Hyde Park.
Essendo sempre stata a Londra in inverno, non ho mai avuto l’occasione di passare in qualche parco e considerando che son state due giornate con un un tempo fantastico, da canotta e infradito, mi è andata proprio di lusso.
nb: a Bruxelles “va che farà un freddo becco e pioverà sempre” e c’erano 22° ed è piovuto per neanche 5 minuti, a Londra “oh ma lì piove sempre!” e c’era la gente che prendeva il sole in costume).
Ottimo anche il ritorno in aereo: sono tra le ultime a salire con l’imbarco prioritario (a forza di camminare ho le gambe distrutte e non ne ho voglia di stare in piedi ad aspettare), la prima fila è libera e chiedo alla hostess “mi posso sedere qui?” lei mi risponde “if you understand english yes, because this is the emercency exit. do you understand english?” “ah yes yes” e quindi ho fatto tutto il volo spaparanzata, sperando che nessuno volesse intavolare un discorso con me.
Al massimo, dato che da quando ho iniziato a studiare español ho involontariamente rimosso l’inglese, avrei risposto con un misto tra le due lingue, come è capitato quando ho chiesto informazioni per Victoria Station.
Peccato per il pacco che mi ha rifilato la Roby, avrei fatto volentieri un salto in centro il venerdì sera. La prossima volta invece che lasciare a casa la Raci in balìa dei pensieri del pupi suo all’addio al celibato, le chiedo “oh vuoi venire con me a Londra?” e senza aspettare la risposta “eh va che ho già fatto, ti va bene ne?”.





London time now!

10 05 2008

Breve break in London, ieri sono arrivata e oggi riparto.

La Roby e’ stata un mezzo pacco, dato che sono venuta a trovare lei e invece e’ malata..quindi mi sono inventata qualcosa da fare. 
Ieri appena arrivata dove potevo andare, dato che erano le 12.30 e avevo abbastanza fame?? Ovviamente al food hall di Harrod’s (praticamente l’unico reparto per gente comune), per una di quelle fantastiche paste che ho in mente da 2 anni.
Londra e’ gia’ la terza volta che ci vengo, palazzi e monumenti li ho gia’ visti, e quindi al pomeriggio (alla faccia della Raci “vai a visitare i musei”), Oxford Street.

Oggi dopo un’escursione al mercato di Portobello, che praticamente era dietro al mio ostello, son dovuta venire all’Apple Store in Regent Street (da cui sto scrivendo) per controllare il punto in cui devo essere tra 4 ore per prendere il bus verso Luton, dato che sul voucher della prenotazione c’e’ indicato un sommario “London center”, come se ci trovassimo a Cizzolo o a Mezzalana. Ovvio che con la memoria a breve durata che mi ritrovo, non potevo ricordarmelo. Me lo ero segnato sul foglio della prenotazione, ma se lo sono tenuti quando mi hanno dato i biglietti.
Al momento passo e chiudo, e’ la seconda volta che vengono qua a spingere per il pc mac (deformazione professionale)…lunedi maggiori dettagli e foto.

Apple Store in Regent Street

Apple Store - London